
IL TEATRO SOCIALE


Il progetto sociale sul teatro nasce nel 2010 ponendosi con un programma di recupero psicosociale di persone con esperienza di disagio, elaborato attraverso il linguaggio scenico e inserito in altri contesti comunitari circostanti.
Il progetto si sviluppa tuttora in gruppi desiderosi di superare alcune barriere fisiche, psicologiche o sociali, in territori non sempre ricchi di alternative.
Esso si muove attraverso un concetto di supporto esistenziale che può esercitare il suo lavoro grazie al sostegno di professionisti e collaboratori, al fine di intervenire sulle possibilità del singolo individuo e sulla collaborazione di gruppo, per poi agire in modo appropriato sull'inclusione di essi nella comunità.
Il lavoro teatrale consente a ragazzi con diverse disabilità, con difficoltà sociali o semplicemente ad appassionati, di creare un legame con la recitazione che consenta loro di acquisire consapevolezza del proprio movimento corporeo e vocale, attraverso la rappresentazione di personaggi e realtà differenti. Nelle grandi difficoltà, un lavoro di questo tipo consente di accantonare, o quantomeno tralasciare, per il tempo che gli si concede, le complesse difficoltà che affrontano giornalmente, offrendo loro stimolo di miglioramento e capacità di osservazione attraverso un nuovo punto di vista.
Con il teatro essi possono imparare a tirare fuori quell'energia creativa di cui già dispongono, che si ravviva attraverso la conoscenza reciproca tra i corsisti e i docenti, facendo acquisire consapevolezza delle dinamiche di gruppo, migliorare alcune competenze linguistiche e comunicative, aprendo il proprio spazio all'altro.

Il teatro sociale, che include tutti gli aspetti di una comunità desiderosa di riscatto, si unisce in questo modo alla Teatroterapia, un modo dove non si tiene conto di chi sei ma di cosa riesci a comunicare attraverso la sensibilità dell'attore, costretto ad affrontare un forte percorso interiore per arrivare agli altri.
La "compagnia" diventa conoscenza e condivisione, accettazione dell'altro in qualità e difetti, si trasforma in gruppo nella necessità di creare qualcosa che sia da stimolo per le proprie possibilità.
La teatroterapia costringe a mostrare la propria persona, a creare un legame emozionale senza vergogna e senza paura, a fare cose che diversamente non faresti mai, ti costringe ad ascoltare, a dar vita a un rapporto empatico con gli altri partecipanti e durante la rappresentazione anche con lo spettatore.
Il teatro può essere per tutti, e come tutte le forme d'arte riesce a fare elaborare a ognuno le proprie emozioni facendo leva sull'immaginazione, sulla creatività e su tutte quelle potenzialità nascoste che solitamente si fatica a mostrare.
Nell'improvvisazione di una scena, tendono a risaltare quegli aspetti privati che si tengono spesso celati, che sia commedia o dramma. E' una sorta di gioco che ti costringe a vedere l'altro nelle sue qualità e nelle sue difficoltà, senza giudizio, poiché quel "mettersi nei panni dell'altro" è arricchimento nella conoscenza privata e successivamente comprensione del personaggio.



